Sicilia UNESCO Immateriali è una ricca scoperta delle tradizioni e costimi dell’isola, la storia millenaria dei popoli che si sono succeduti nel cuore del Mediterraneo. Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del patrimonio culturale Immateriale incorpora la Sicilia da anni. Approvata il 17 ottobre 2003 dalla Conferenza Generale dell’UNESCO protegge ben quattro oggetti in Sicilia.
La Dieta Mediterranea
Rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola. Include le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. Sono i prodotti essenziali nella nostra quotidianità come olio di oliva, frutta fresca e verdure, pesce e carne. Un ruolo fondamentale occupano i condimenti, le spezie e formaggi, che la “Dieta” si abbina ad un buon vino o infusi.
I Pupi Siciliani
Il teatro dei pupi è nato in Sicilia agli inizi del XIX secolo e ha avuto grande successo tra le classi popolari dell’isola. I burattinai raccontano storie basate su fonti bibliografiche cavalleresche medievali, i poemi italiani del Rinascimento, le vite dei santi e storie di banditi famosi. Le due principali scuole di marionette siciliane sono di Palermo e Catania, che si distinguono principalmente per le dimensioni e la forma dei burattini. Le tecniche di funzionamento e la varietà dei fondali dei palchi molto colorati hanno dei dettagli particolari. Questi teatri erano imprese spesso a conduzione familiare. I burattinai hanno esercitato una grande influenza sul loro pubblico in passato, perché queste performance hanno avuto luogo nel corso diverse serate. Lo spettacolo offerto era l’opportunità per incontri sociali.
L’arte dei muretti a secco
Riguarda tutte le conoscenze collegate alla costruzione di strutture di pietra ammassando le pietre una sull’altra, non usando alcun altro elemento tranne. La stabilità delle strutture è assicurata dall’attenta selezione e posizionamento dei sassi. E’ diffuso nelle aree rurali e su terreni scoscesi, dove hanno modellato numerosi paesaggi, influenzando modalità di agricoltura e allevamento, con radici che affondano nelle prime comunità umane della preistoria. Si tratta di uno dei primi esempi di manifattura umana ed è presente a vario titolo in quasi tutte le regioni italiane.
Le costruzioni a secco sono sia per fini abitativi che per scopi collegati all’agricoltura, in particolare per i terrazzamenti necessari alle coltivazioni in zone particolarmente scoscese. Tra le regioni italiane promotrici della candidatura c’erano la Puglia e la Sicilia, la Costiera amalfitana, la Pantelleria, le Cinque Terre e la Valle d’Itria. Si tratta di una tecnica millenaria che ha avuto nel corso della storia e a seconda delle regioni utilizzi diversi.
La vite ad alberello di Pantelleria
Una pratica agricola che rappresenta un esempio unico nel suo genere di coltivazione della vite, tramandatasi di generazione in generazione nella comunità pantesca. L’alberello pantesco è basso e riparato da una conca di terreno, realizzata per permettere la produzione di uva e la vita stessa della pianta in condizioni climatiche avverse.
*Fonte ufficiale Sicilia UNESCO