I Borghi Più Belli della Sicilia è l’iniziativa della Consulta del Turismo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), nata nel lontano 2001 per valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani che hanno il suo fascino autentico, che rappresentano la vera Italia, bella e ricca anche nei posti più piccoli.

La Regione Sicilia vanta ben 21 borghi più Belli con il patrimonio storico-artistico e culturale inestimabile, che diventano una vera scoperta durante le Sicilia Vacanze 2021. Una visita guidata o un tour esclusivo nel cuore della cultura e del patrimonio artistico siciliano permette di vedere l’isola nella sua ricchezza e nel suo splendore.

I Borghi Più Belli della Sicilia con Mysicilyguide è la vera Sicilia, autentica, sconosciuta, stupenda

  1. Castelmola – l’acropoli di Taormina
  2. Castiglione di Sicilia – tra l’Alcantare e l’Etna
  3. Castroreale – la fedelissima degli Aragonesi
  4. Cefalù – Terra del Mito
  5. Erice – il faro del Pace di Mediterraneo
  6. Ferla – le scene barocche nella via Sacra
  7. Gangi – il profumo di montagna
  8. Geraci Siculo – santi e madonne sulle Madonie
  9. Militello in Val di Catania – Ninfe, Sante e Principesse
  10. Montalbano Elicona – il Tibet di Sicilia
  11. Monterosso Almo – piccolo Eden di Montagna
  12. Novara di Sicilia – il Trionfo della Pietra
  13. Palazzolo Acreide – tremila anni di storia
  14. Petralia Soprana – Pietra tra le Pietre
  15. Salemi – del pane e della pietra
  16. Sambuca di Sicilia – le fortezza di Al-Zabut
  17. San Marco d’Alunzio – lezioni di storia dell’arte
  18. Savoca – sette facce e sette panorami
  19. Sperlinga – nata dalla roccia
  20. Sutera – memorie arabe
  21. Troina – prima capitale normanna di Sicilia

Sicilia UNESCO Immateriali è una ricca scoperta delle tradizioni e costimi dell’isola, la storia millenaria dei popoli che si sono succeduti nel cuore del Mediterraneo. Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del patrimonio culturale Immateriale incorpora la Sicilia da anni. Approvata il 17 ottobre 2003 dalla Conferenza Generale dell’UNESCO protegge ben quattro oggetti in Sicilia.

La Dieta Mediterranea

Rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola. Include le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. Sono i prodotti essenziali nella nostra quotidianità come olio di oliva, frutta fresca e verdure,  pesce  e carne. Un ruolo fondamentale occupano i condimenti, le spezie e formaggi, che la “Dieta” si abbina ad un buon vino o infusi.

I Pupi Siciliani

Il teatro dei pupi è nato in Sicilia agli inizi del XIX secolo e ha avuto grande successo tra le classi popolari dell’isola. I burattinai raccontano storie basate su fonti bibliografiche cavalleresche medievali, i poemi italiani del Rinascimento, le vite dei santi e storie di banditi famosi. Le due principali scuole di marionette siciliane sono di Palermo e Catania, che si distinguono principalmente per le dimensioni e la forma dei burattini. Le tecniche di funzionamento e la varietà dei fondali dei palchi molto colorati hanno dei dettagli particolari. Questi teatri erano imprese spesso a conduzione familiare. I burattinai hanno esercitato una grande influenza sul loro pubblico in passato, perché queste performance hanno avuto luogo nel corso diverse serate. Lo spettacolo offerto era l’opportunità per incontri sociali.

L’arte dei muretti a secco

Riguarda tutte le conoscenze collegate alla costruzione di strutture di pietra ammassando le pietre una sull’altra, non usando alcun altro elemento tranne. La stabilità delle strutture è assicurata dall’attenta selezione e posizionamento dei sassi. E’ diffuso nelle aree rurali e su terreni scoscesi, dove hanno modellato numerosi paesaggi, influenzando modalità di agricoltura e allevamento, con radici che affondano nelle prime comunità umane della preistoria. Si tratta di uno dei primi esempi di manifattura umana ed è presente a vario titolo in quasi tutte le regioni italiane.

Le costruzioni a secco sono sia per fini abitativi che per scopi collegati all’agricoltura, in particolare per i terrazzamenti necessari alle coltivazioni in zone particolarmente scoscese. Tra le regioni italiane promotrici della candidatura c’erano la Puglia e la Sicilia, la Costiera amalfitana, la Pantelleria, le Cinque Terre e la Valle d’Itria. Si tratta di una tecnica millenaria che ha avuto nel corso della storia e a seconda delle regioni utilizzi diversi.

La vite ad alberello di Pantelleria

Una pratica agricola che rappresenta un esempio unico nel suo genere di coltivazione della vite, tramandatasi di generazione in generazione nella comunità pantesca. L’alberello pantesco è basso e riparato da una conca di terreno, realizzata per permettere la produzione di uva e la vita stessa della pianta in condizioni climatiche avverse.

*Fonte ufficiale Sicilia UNESCO

Sicilia Patrimonio UNESCO vanta ben 7 siti storico-culturale dell’umanità. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. L’UNSECO era istituita nel 1946 con un ruolo internazionale per la promozioni di nobili valori di educazione, di rispetto e di conservaszione dei siti storico-culturale. Il suo obiettivo è «contribuire al mantenimento della pace e della sicurezza. Favorisce mediante l’educazione la scienza e la cultura, la collaborazione fra nazioni. Assicura il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

My Sicily Guide vi guida nei 7 siti del Patrimonio dell’umanità UNESCO:

Sicilia Arabo-Normanna è il new entry nella lista dell bene UNESCO dal 2015.

Comprende  Palazzo Reale, Cappella Palatina, San Giovanni degli Eremiti, chiesa della Martorana, San Cataldo, la Zisa, Ponte dell’Ammiraglio, la cattedrale (Palermo) e il Duomo di Cefalù e di Monreale.

Agrigento e la Valle dei Templi, il bene UNESCO dal 1997.

L’antica Akragas fu fondata come colonia greca nel 6 ° secolo AC, Agrigento divenne una delle città più importanti del mondo mediterraneo. La sua supremazia e l’orgoglio sono dimostrati dai resti dei magnifici templi dorici che dominano l’antica città. La gran parte dei resti antichi si trovano ancora intatti, nascosti sotto i campi e i frutteti di oggi. Aree scavate selezionate gettano luce sulla più tarda città ellenistica e romana e le pratiche di sepoltura dei suoi primi abitanti cristiani.

Villa Romana del Casale a Piazza Armerina, il bene UNESCO dal 1997.

La Villa del Casale è l’esempio supremo di una villa romana di lusso, che illustra graficamente la struttura sociale ed economica predominante dell’epoca. I suoi mosaici decorativi sono eccezionali per la loro qualità artistica e l’originalità, così come per la loro estensione. Un insediamento rurale esisteva sul luogo dove è stata costruita la villa tardo-romana. Il suo orientamento era lo stesso di quello dei bagni della casa, e le sue fondamenta sono state scoperte sotto la villa.

Isole Eolie, il bene UNESCO dal 2000.

Le Isole Eolie offrono un record eccezionale di costruzione e distruzione vulcanica, e di fenomeni vulcanici. Studiate dal 18° secolo, le isole hanno fornito alla scienza della vulcanologia esempi di due tipi di eruzione (Vulcaniane e stromboliane) e, quindi, hanno un posto di rilievo nella formazione dei geologi da più di 200 anni. Il sito continua ad arricchire il campo della vulcanologia.

Val di Noto, il bene UNESCO dal 2002.

Le otto città della Sicilia sud-orientale: Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Noto, Palazzolo, Ragusa, Modica e Scicli, sono state tutte ricostruite dopo il 1693. La ricostruzione avviene accanto o nell’area di città esistenti al momento del terremoto che ha avuto luogo in quell’anno. Rappresentano un notevole impegno collettivo, effettuato con successo ad un alto livello di realizzazione architettonica e artistica. Rientrano nello stile tardo barocco del tempo, rappresentano anche le innovazioni distintive dell’urbanistica ed edilizia urbana.

Siracusa e le Necropoli Rupestre di Pantalica, il bene UNESCO dal 2005.

Il sito si compone di due elementi separati, contenente vestigia importanti di epoca greca e romana. La Necropoli di Pantalica contiene oltre 5000 tombe scavate nella roccia vicino a cave di pietra, datate dal 13° al 7° secolo AC. Anche vestigia di epoca bizantina restano nella zona, in particolare le fondamenta del Anaktoron (Palazzo del Principe).

L’altra parte della proprietà, l’antica Siracusa, comprende il nucleo di fondazione della città, come Ortigia dai Greci di Corinto nel 8° secolo AC. Cicerone la descrisse come “la più grande città greca e la più bella di tutte”. Il sito della città conserva vestigia come il Tempio di Atena (ora la Cattedrale), un teatro greco, un anfiteatro romano, un forte e altro ancora. Molti resti testimoniano la travagliata storia della Sicilia, dai Bizantini ai Borboni, intervallati dagli arabo-musulmani, i Normanni, Federico II di Hohenstaufen (1197-1250), gli Aragonesi e il Regno delle Due Sicilie. Il centro storico di Siracusa offre una testimonianza unica per lo sviluppo della civiltà mediterranea negli ultimi tre millenni.

Etna, il bene UNESCO dal 2013

L’Etna è un sito iconico che comprende 19,237 ettari disabitati sulla parte più alta del Monte Etna, sulla costa orientale della Sicilia. L’Etna è la montagna più alta dell’isola e tra i vulcani più attivi del mondo. La storia eruttiva del vulcano risalire al 500.000 anni fa e almeno 2.700 anni di questa attività è stata documentata. L’attività eruttiva quasi continua del Monte Etna continua a influenzare vulcanologia, geofisica e altre discipline scientifiche della Terra. Il vulcano supporta anche importanti ecosistemi terrestri tra cui flora e fauna endemiche. La sua attività lo rende un laboratorio naturale per lo studio dei processi ecologici e biologici. La vasta gamma di caratteristiche vulcaniche: crateri sommitali, coni di cenere, colate di lava e la depressione Valle de Bove. Tutto ciò ha reso il sito una destinazione privilegiata per la ricerca e la conoscenza del tema.

E’ possibile scoprire tutti 7 siti UNESCO in un’unico viaggio SICILIA TOUR UNESCO

Il periodo migliore per l’escursionismo in Sicilia in primavere e in autunno.

Ogni sito UNESCO è visitabile in mezza giorna, mattina o pomeriggio, con la possibilità di estendere la visita per l’intera giornata.